Il peso delle parole: a teatro contro la violenza sulle donne

Domenica 27 torna Menarca, irriverente commedia del Giardino delle Ore per sottolineare l’importanza della parità di genere

ERBA – Da dove parte la violenza di genere? E può dirsi davvero solo fisica o anche verbale? Comportamentale? Esistono piccole violenze quotidiane che mettiamo in atto contro il genere femminile?

Quando pensiamo alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, spesso è quella fisica la violenza protagonista di poster, locandine e striscioni. Eppure, conosciamo tutti una moltitudine di forme di violenza più sottili, meno sfacciate ed evidenti, anche se non esattamente nascoste e tantomeno trascurabili. La violenza verbale, quella psicologica; la violenza sessuale, domestica, economica. A volte sono casi eclatanti; altre volte sono comportamenti ripetuti e quotidiani, abitudini di cui siamo solo appena consapevoli. Cose che facciamo senza pensare, cose che diciamo.

Le parole sono spesso il primo seme di una violenza di genere ancora radicata.

In un presente in cui il Presidente del Consiglio donna insiste sul potere del genere maschile del proprio titolo, a pochi anni di distanza da quando la Presidentessa della Camera sottolineava l’opposto, il dibattito italiano sulle parole è più attuale che mai. Le nuove generazioni masticano fluentemente il nuovo linguaggio inclusivo e fluido, tra asterischi ed e rovesciate (ə: la famigerata schwa): e così le parole continuano a rimarcare la centralità del proprio ruolo nelle nostre vite. Molto, se non tutto, passa dalla parola, che sia scritta, parlata o solo pensata.

Anche e soprattutto quando di qualcosa non si parla, o si parla poco; perché certi argomenti si sono sempre portati dietro un certo imbarazzo e sono spesso stati dei veri e propri tabù. Come il ciclo mestruale, e con lui molto di ciò che concerne l’apparato riproduttivo femminile, patologie incluse—poco studiate o sottovalutate per decenni perché è normale avere i dolori mestruali. Ed eccola, la violenza di genere, che porta una donna a dover aspettare in media sette anni prima di ricevere una diagnosi per endometriosi.

E come si sconfiggono i tabù che portano alla violenza di genere, se non parlandone? O meglio ancora: se non costruendoci una commedia irriverente e senza troppi peli sulla lingua?

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Il Giardino delle Ore riporta in scena Menarca, regia di Salvatore Aronica e Daniele Turconi (in scena negli ultimi giorni al Teatro Leonardo di Milano con Profumo, grande successo di critica e pubblico). Una commedia, appunto, ma anche una serata informativa, uno spettacolo immersivo e coinvolgente, un gioco con il pubblico: una nuova drammaturgia in cui gli attori in scena interpretano sé stessi mentre mettono a nudo tutte le assurdità dei tabù che circolano attorno alle mestruazioni. Sempre con ironia e leggerezza, e un tocco di assurdo.

Menarca è solo il primo di una lunga serie di imperdibili appuntamenti del Giardino delle Ore, che in un periodo di grande fermento su più fronti si trova a destreggiarsi tra le date della propria rassegna Incursioni Teatrali, l’avvio di progetti per portare il teatro nei bar e nelle biblioteche, le numerose richieste di iscrizione ai corsi di Accademia F.Ar.M., i laboratori e gli spettacoli nelle scuole; e naturalmente il festival ArtiGiano 2023 e la nuova produzione shakespeariana per il Teatro Licinium.

Nel frattempo, Accademia F.Ar.M. continua ad accogliere nuovi allievi e raggiunge quota 200 iscritti alle proprie attività, che spaziano dal teatro alla danza al canto moderno; e prevedono anche appuntamenti extra come pigiama party e feste a tema—enorme il successo della festa di Halloween! Sempre più persone e sempre più giovanissimi si avvicinano alle arti performative e dello spettacolo dal vivo e scoprono il proprio talento tutto da coltivare.

E l’estivo? Il Giardino delle Ore sta già gettando le basi per un festival ArtiGiano 2023 di tutti e per tutti, che vedrà il coinvolgimento di più soggetti del mondo dello spettacolo dal vivo e la collaborazione di realtà del territorio provenienti da tutti gli ambiti. Punta di diamante sarà come sempre la nuova grande produzione shakespeariana per il Teatro Liciniu, il cui titolo verrà svelato a dicembre. Un piccolo spoiler? Sarà chiaramente una bellissima commedia.

Biglietteria

Intero€ 12
Ridotto
Under18 e allievi corsi
€ 7

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