Si è conclusa l’esperienza di Romeo e Giulietta, ma il festival prosegue
ERBA – Romeo e Giulietta, la grande produzione Il Giardino delle Ore per il festival ArtiGiano 2021, ha salutato ieri sera il suo pubblico dal palco del Teatro Licinium di Erba. Sette repliche per un totale di più di mille spettatori: numeri che sottolineano la voglia di teatro del pubblico erbese (e non solo! Moltissimi gli spettatori provenienti da fuori); ma anche l’abilità dei due registi, Simone Severgnini e Davide Marranchelli, di catturare il gusto del pubblico e tradurlo in un racconto fresco di una storia di cui tutti conosciamo già il finale. E pur conoscendo il finale, restiamo col fiato sospeso fino all’ultimo minuto, rapiti dall’intensità delle atmosfere createsi sul palco e dalla bravura degli interpreti.
Sabato 10 il cielo era limpido sopra il Licinium, ma si è rannuvolato rapidamente verso la fine dello spettacolo. Nonostante le prime gocce di pioggia, il pubblico è rimasto inchiodato alla sedia e si è gustato fino all’ultimo minuto. Domenica 11 lo spettacolo si è tenuto con due ore di anticipo per permettere a tutti di vedere l’Italia in finale agli Europei. Si è quindi chiusa con un doppio trionfo l’esperienza del Giardino delle Ore con Romeo e Giulietta, progetto portato avanti assieme a Mumble Teatro e fortemente voluto dal direttore artistico della compagnia erbese, Simone Severgnini.
È ancora presto per dirlo con certezza, ma visti gli ottimi risultati di questo primo esperimento di rito collettivo del teatro, che ha visto protagonista un cast di attori professionisti affiancati da attori non professionisti e da un coro di comparse formidabili—visti appunto gli ottimi risultati, non è affatto da escludere che il progetto possa proseguire, ridimensionato, oltre il palco del Licinium, e soprattutto non è da escludere che possa essere riproposto, con un altro testo e altri interpreti, alla prossima edizione di ArtiGiano.
Sette quindi le repliche di Romeo e Giulietta andate in scena quest’anno senza interruzioni né cancellazioni dovute alla pioggia. Meno fortunata è stata la prima de La Donna Vendicativa, commedia goldoniana messa molto baroccamente in scena dagli allievi del Laboratorio Permanente di Scuola Giardino con la regia di Loris Fabiani. La prima di giovedì 8 è stata rimandata a causa della pioggia: la nuova data è lunedì 26 luglio alle ore 21.30 sempre al Teatro Licinium. È andata però molto bene la sera successiva, venerdì 9: teatro pieno, cielo stellato e in scena sei allievi che negli ultimi mesi hanno lavorato come veri professionisti. E il pubblico ha goduto pienamente dei brillanti risultati di tanto lavoro, ridendo a ogni battuta (e a ogni entrata in scena della cugina e nipote Beatrice) ed esplodendo in applausi spontanei durante tutto lo spettacolo. Per non perdersi la data del 26 luglio, prenotare scrivendo un messaggio WhatsApp al numero 342 364 4156 o un’e-mail all’indirizzo scuola@ilgiardinodelleore.com.
Le foto sono state scattate da Luigi Benetti.
ArtiGiano 2021 prosegue: questa settimana si va a Villa Meda a Canzo con due spettacoli di compagnie esterne e due temi di grande interesse sociale. Si parte giovedì 15 luglio alle ore 21.30 con Il paese delle facce gonfie, un progetto La Confraternita del Chianti e una produzione Associazione Interdisciplinare Delle Arti: in scena Stefano Panzeri con la Regia di Marco Di Stefano e un testo di Paolo Bignami; il racconto del disastro ambientale di Seveso attraverso gli occhi di un uomo che vorrebbe tornare bambino. Venerdì 16 luglio alle ore 21.30 è il turno di Abbracciami pirla, di e con Fabrizio Bianchi e Alessandro Grima, produzione Viandanti Teatranti: la storia di un incontro fortuito e fatale tra due uomini il cui solo tratto in comune è la volontà di farla finita.
Sempre a Villa Meda andrà in scena il terzo lavoro degli allievi del Laboratorio Permanente di Scuola Giardino: Il Gran Teatro del Mondo, con la regia di Filippo Antonio Prina e un testo di partenza di Pedro Calderón de la Barca. Di partenza, perché il lavoro degli allievi ha di fatto molto spaziato e si è discostato dalla drammaturgia spagnola del ‘600 per andare a esplorare l’animo umano che si cela dietro ogni maschera. Uno spettacolo corale che è un rito ma anche una festa, in scena domenica 18 e lunedì 19 luglio alle ore 21.30. Per prenotare per questo e gli altri spettacoli, scrivere un messaggio WhatsApp al numero 342 364 4156 o un’e-mail all’indirizzo scuola@ilgiardinodelleore.com.
Rimandato al prossimo autunno Superhero, originariamente in programma per sabato 17 a Pusiano.
ArtiGiano 2021 è il festival di arti performative del Giardino delle Ore, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. È realizzato con il patrocinio dei comuni coinvolti: Città di Erba, Ponte Lambro, Canzo, Albavilla, Monguzzo; e con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Como; oltre che con il prezioso contributo della Camera di Commercio di Como-Lecco.
Tutti gli eventi vengono realizzati nel pieno rispetto della vigente normativa anti-covid, con triage all’ingresso, distanziamento dei posti a sedere e obbligo di mascherina chirurgica o ffp2.
L’Associazione Culturale e Teatrale Il Giardino delle Ore opera sul territorio dal 2011. Il Giardino delle Ore si prefigge lo scopo primario di diffondere una cultura teatrale di alto profilo, anche collaborando con tutte la rete di realtà sociali, artistiche e aggregative già sul territorio. L’associazione ospita una residenza artistica, organizza rassegne e festival, percorsi formativi di alto profilo (dal 2012 Scuola Giardino ha ospitato oltre 500 allievi oltre a più di 50 laboratori attivati nelle scuole), accanto alla principale attività di produzione artistica e performativa. Il portfolio delle produzioni del Giardino delle Ore ambisce a esplorare tutte le accezioni e le sfumature della messa in scena: dal teatro d’autore alle drammaturgie originali, dal teatro danza al monologo, dal teatro sociale alla commedia e al teatro musicale. Sempre attraverso uno stile basato sul corpo e sul potere evocativo di immagini e suoni; senza mai dimenticare il tentativo di ridurre al massimo la possibile distanza tra pubblico e performance.