Alessandro Botta, attore della Bottega ArtiGiano e storico allievo del laboratorio di formazione permanente del Giardino delle Ore, racconta la sua esperienza con il monologo portato in scena a febbraio 2023
Devo dire che è stato un fine settimana molto denso di sensazioni, quello di Italiani in soffitta iniziato proprio il 10 febbraio, “Giorno del ricordo”, a Erba, passato da Corsico e conclusosi a Ponte Lambro.
Tre location differenti ma tutte accomunate dalla voglia delle rispettive Amministrazioni di ricordare quelle persone, Italiani, per anni dimenticate da politica ed opinione pubblica che loro malgardo hanno vissuto l’esodo istriano-dalmata e la tragedia delle foibe.
Mi hanno colpito molto i commenti di tanti che hanno assistito allo spettacolo, persone che ci hanno ringraziato per aver raccontato la storia post-bellica in Istria, Dalmazia e Quarnàro come l’ha vissuta la gente comune, le famiglie, gli anziani e i bambini. Ho parlato con figli e nipoti di persone che il viaggio che descrivo in scena l’hanno vissuto davvero, e i loro ringraziamenti mi hanno riempito il cuore.
Un racconto sicuramente forte, splendidamente scritto da Filippo Pozzoli, che ha reso il testo alternando momenti descrittivi, romantici, crudi e diretti senza mai essere noioso o pesante. La drammaturgia si è fusa a meraviglia con luci e musiche grazie all’esperienza di Matteo Castagna, che mi ha guidato in questo progetto (a cui tengo molto), in cui ho curato personalmente le notizie storiche, tutte documentate.
Un lavoro a tre che ha ricevuto commenti molto positivi e che vorremmo continuare a proporre scenicamente non solo ad amministrazioni comunali, ma anche alle scuole: abbiamo riscontrato tanta curiosità intorno alle vicende di quei territori in quel periodo storico, dettata dalle poche informazioni e da una certa superficialità storica nel ricordare.
Personalmente è il mio primo monologo, quindi l’impegno è stato ancor maggiore, se possibile, rispetto ai tanti spettacoli a cui ho preso parte. Ho cercato di vivere le varie immagini che il testo propone, “vedendo” dal palco i momenti particolari che si susseguono durante la mia storia “in soffitta”.
Ci sono riuscito? Non sono io quello a cui fare questa domanda!
Ringrazio Matteo, Filippo e Il Giardino delle Ore per aver creduto in me in questo particolare progetto, che ci auspichiamo tutti di poter riproporre in futuro.
ITALIANI IN SOFFITTA
TANTE STORIE, TUTTE VERE
Di Filippo Pozzoli
Con Alessandro Botta
Regia di Matteo Castagna
Produzione Il Giardino delle Ore
PRODUZIONE 2022
10 febbraio 2004. Una soffitta polverosa piena di mobili e ricordi. Un sessantenne italiano nato in un pezzo di Italia che non è più Italia. Il primo Giorno del Ricordo.
Attraverso la storia di uno, si ripercorrono i viaggi e le storie dei tanti italiani spostati e dimenticati in soffitta durante l’esodo giuliano-dalmata.
Tante storie, tutte vere, di una pagina di Storia poco raccontata dai libri.
L’autore
Alessandro Botta
Creatore di freddure e amante delle parole.
In scena con: Italiani in Soffitta, La Donna Vendicativa, Pene d’Amor Perdute, Sogno di una notte di mezza estate, Un Altro Giardino, Così è (se vi pare)
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